A Roma brillano i giovani campani: prestazioni incoraggianti verso i Campionati Italiani
Tre Cadetti tra i primi sei nei 2000 metri con primati personali. Spiccano anche Silvia Curatolo nei 1000 metri e Ifaluyi Christabel Elog nei 100 metri.
Di Peppe Sacco
Sabato 14 giugno, allo Stadio Paolo Rosi di Roma, è andata in scena la 58ª edizione del Trofeo Giorgio Bravin, una delle manifestazioni giovanili più prestigiose a livello nazionale, riservata esclusivamente alle categorie Cadetti/e e Allievi/e. Oltre 600 atleti da ogni angolo d’Italia si sono sfidati in pista, in un evento inserito anche nella “Giornata Nazionale dello Sport” e nel “Giubileo dello Sport 2025”. Tra i protagonisti, ancora una volta, anche i giovani della Campania, presenti con ben 21 atleti provenienti da società diverse della regione. Un segnale chiaro della vitalità del movimento e del lavoro costante svolto sul territorio. A catturare l’attenzione è stata la gara dei 2000 metri Cadetti, dove tre ragazzi campani si sono inseriti tra i primi sei, tutti con primato personale. Un risultato che rappresenta un passaggio importante per il mezzofondo regionale, che non registrava un simile livello tecnico da oltre un decennio. Ha guidato il terzetto Giacomo Dallapina (Asd Enterprise Sport & Service), terzo con il crono di 6’03″81. A seguire Luigi Giannotti (Asd Caivano Runners), quinto in 6’07″07, e Giuseppe Audia (Asd Montemiletto Team Runners), sesto con 6’07″15. Tre prestazioni solide, che pongono questi atleti tra i migliori interpreti della specialità a livello nazionale e fanno ben sperare in vista dei Campionati Italiani. Bene anche al femminile, con la Cadetta Silvia Curatolo (Asd Enterprise Sport & Service), quarta nei 1000 metri con 3’08″66, sfiorando il minimo di qualificazione. Buon crono anche per la velocista Allieva Ifaluyi Christabel Elog (Atletica Portici), che ha chiuso i 100 metri in 13”15. Un Trofeo Bravin da ricordare per la rappresentanza campana, che ha saputo distinguersi in un contesto tecnico altamente competitivo. Ma questi risultati non arrivano per caso. Dietro ogni tempo, ogni piazzamento, c’è il lavoro silenzioso e prezioso dei tecnici campani, spesso lontani dai riflettori ma fondamentali nel plasmare giovani atleti e nel mantenere vivo lo spirito dell’atletica. La qualità degli allenamenti, la cura della programmazione, la passione quotidiana: è questa la vera forza del movimento. Se oggi i ragazzi corrono forte, è anche merito di chi li guida. Il Bravin 2024 ha mostrato che la Campania c’è, è presente, è competitiva — e soprattutto ha una base tecnica solida su cui costruire il futuro.